Attualità di Redazione , 27/02/2021 9:15

Ecco il progetto del Central Park

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Un immenso cuore verde circondato di piazze, piste ciclabili e nuovi servizi. Questo è il Central Park, così come emerge dal masterplan redatto dall'Università di Padova in collaborazione con gli uffici Urbanistica del Comune di Verona. Il documento indica la suddivisione della superficie del parco che, con i suoi 45.66 ettari, sarà il più grande di Verona: San Giacomo 7.5 ettari; Arsenale Francesco Giuseppe 8.3 ettari; Parco Bastione della Maddalene 18.7 ettari. La superficie utile lorda è di 100.000 mq, di cui 8.000 mq di commerciale e direzionale, 5.000 mq di residenziale, 5.000 mq di social housing, 1.000 mq di attrezzature pubbliche.

Dalla 'spiaggia urbana' alle 'officine per la manutenzione degli affetti', dal 'giardino all'italiana' alla promenade, fino alle 'spine attrezzate' e al parco urbano. Denominatori comuni di ogni tassello saranno la vivibilità degli spazi e la loro fruibilità da parte di cittadini e turisti, per un approccio tipico delle più evolute capitali europee.

Le caratteristiche del masterplan sono state illustrate nel corso di un incontro pubblico online organizzato dall'Amministrazione come momento di partecipazione e condivisione su uno dei progetti cardine del Comune, per i quale non si è mai smesso di lavorare, nemmeno durante la pandemia.

Durante il webinar, visibile a tutti attraverso la pagina Youtube del Comune, sono state mostrate immagini, documenti e rendering di un intervento destinato a cambiare completamente il volto della città.

Al tavolo virtuale, hanno partecipato il sindaco Federico Sboarina, gli assessori alla Pianificazione urbanistica Ilaria Segala e alle Infrastrutture Luca Zanotto, ma anche il vicepresidente della Regione Veneto Elisa De Berti, oltre al team di progettisti dell'Università di Padova che hanno lavorato alla redazione del masterplan, guidati dal direttore del dipartimento di Ingegneria civile, edile e ambientale Carlo Pellegrino.

“Presentiamo al pubblico il Masterplan del Central park perché siamo arrivati ad uno snodo cruciale del progetto – afferma il sindaco –. Fra pochi giorni si chiuderà il bando del Gruppo Fs per la ricerca dell’operatore economico che lo realizzerà. Si capisce quindi che è un sogno diventato realtà e che si realizzerà molto prima del previsto. Penso al 2026, anno delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina, con Verona città olimpica.

Da anni la nostra città attende di risanare una ferita con le rotaie che dividono il centro storico dalla parte Sud, la più grande trasformazione urbanistica dal Dopoguerra. L’auspicio è che ci sia più di un partecipante, per avere la possibilità di valutare la migliore soluzione possibile”.

“Il bando effettuato da Fs per la selezione degli operatori economici, scade il 3 marzo – ricorda l’assessore Segala –. Fra i criteri di partecipazione c’è quella della dimensione, nel senso di gruppi economici importanti che abbiano già effettuato investimenti di questo calibro e che siano in grado di strutturare un concept adeguato all’area. Fs valuterà gli operatori idonei allo step successivo, che avranno quindi trenta giorni di tempo per produrre un progetto sul Central Park. La proposta migliore sarà quella che inizierà il percorso con il Comune e la Regione per predisporre la variante urbanistica dell’area”.

"Si tratta di un’infrastruttura strategica che risolverà molte criticità viabilistiche – afferma Zanotto –. Tra gli elementi qualificanti del masterplan, infatti, c'è sicuramente l’aspetto legato al miglioramento della qualità viabilistica complessiva del Comune. Tre i punti fondamentali che andranno a ridisegnare questa parte importante della città: creazione di un grande parco urbano; ricucitura di due quartieri con un nuovi collegamenti viari; realizzazione di un’importante quota di mobilità dolce, con piste ciclabili quale evoluzione naturale e moderna per migliorare l’ambiente”.