Politica di Redazione , 26/02/2021 17:10

Bozza e Venturini: Vaccinare i farmacisti

Politica

Farmacie e Vaccini, Forza Italia con i Consiglieri Elisa Venturini e Alberto Bozza ha presentato due interrogazioni in Consiglio regionale. La prima chiede alla Regione se c'è la possibilità estendere all'intera categoria dei farmacisti l'avvio della profilassi anti-Covid19, esprimendo dunque un indirizzo interpretativo univoco - possibilmente estensivo - al piano vaccinale regionale, includendo come soggetti prioritari anche i farmacisti non ospedalieri. La seconda interrogazione chiede alla Regione di valutare la possibilità di individuare le farmacie come centri di vaccinazione (con il supporto di personale medico) e come luogo di conservazione e “distribuzione per conto” delle fiale ai medici di famiglia.

“I farmacisti – dicono i Consiglieri Venturini e Bozza – sono professionisti sanitari e offrono un servizio di prossimità capillare ed essenziale sul territorio. Svolgono un lavoro in spazi promiscui e a contatto con il pubblico, quindi ad alto rischio contagio. Inoltre pensiamo a quelle farmacie delle piccole frazioni o dei paesini spesso a conduzione familiare o individuale e perciò senza possibilità di turn-over in caso di indisponibilità per Covid del titolare. Sono gli unici presìdi sanitari in quei luoghi e se chiudono si va a creare un disservizio alla comunità”.

Venturini e Bozza pertanto auspicano che “si possa estendere a tutti i farmacisti, compresi quelli non ospedalieri, la somministrazione del vaccino in via prioritaria”, in quanto “il piano vaccinale della Regione già nella fase 1 parlava di vaccinare i farmacisti, tuttavia l'interpretazione delle Ulss non è stata omogenea, per esempio la Ulss1 Dolomiti l'ha intesa estensivamente su tutti i farmacisti, altre Ulss invece restrittivamente. Chiediamo alla Regione se può esprimere un indirizzo interpretativo univoco, possibilmente estensivo”.

Venturini e Bozza poi auspicano che si individuino le farmacie sia come luogo di vaccinazione (con l'ausilio di personale medico) che di stoccaggio e fornitura del vaccino ai medici di famiglia: “Le farmacie sono un presidio sanitario territoriale, presenti in ogni quartiere, utilizzarle significherebbe di intensificare e accelerare la vaccinazione. Offrirebbero supporto logistico, affidandosi a medici e operatori sanitari per l'inoculazione del vaccino. Inoltre molte farmacie sono già strutturate per lo stoccaggio e la corretta conservazione dei vaccini e potrebbero fungere anche da ausilio ai medici di famiglia”. I Consiglieri concludono: “Lo stesso Premier Draghi alle Camere ha detto che serve coinvolgere più strutture pubbliche e private nella profilassi. E nel Regno Unito le farmacie sono state coinvolte con successo nella campagna vaccinale".