Il Veneto è rimasto a bocca asciutta. Dopo la sbornia per la nomina di quattro ministri nel Governo Draghi, nessun rappresentante della Regione è stato indicato tra i Sottosegretari e Viceministri nominati nella sera del 24 febbraio.

Il territorio ne esce ridimensionato, visto che nel Conte bis erano tre: Andrea Martella (sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all'editoria), Achille Variati (sottosegretario agli Interni) e Pier Paolo Baretta (delega all'Economia). Nessuno di loro è stato riconfermato. E nessun altro politico veneto è riuscito nel salto. Resta così con un palmo di naso il Partito Democratico, che perde tre pedine (Martella, Variati e Baretta, appunto) ma malumori anche e soprattutto nella Lega che batte bandiera della Serenissima. Il Veneto che ha espresso un governatore leghista con il 76,8% delle preferenze ha nel governo Draghi un solo ministero, e senza portafoglio, e senza portafoglio: quello della disabilità, alla vicentina Stefani.