Cronaca di Redazione , 01/02/2021 9:45

Azienda veronese frodava il fisco per 27 milioni

Cronaca

La Guardia di Finanza di Verona ha sequestrato 4,5 milioni di euro ad una società veronese operante nel settore del commercio all’ingrosso di minerali metalliferi e metalli ferrosi. Il provvedimento è stato assunto dal Gip del Tribunale di Verona, dott. Luciano Gorra, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica, dott. Carlo Boranga.

Per questi motivi, i finanzieri del Comando Provinciale scaligero stanno ora procedendo ad assicurare allo Stato corrispondenti liquidità bancarie e altri beni riconducibili alla società e al suo rappresentante legale, un veronese di 57 anni con precedenti specifici per reati tributari, che è indagato per "dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti".

Nei confronti di quest’ultimo, l’Autorità Giudiziaria ha anche disposto la misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare imprese ed uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese per la durata di dodici mesi – limite massimo consentito dalla legge in questi casi – stante "il pericolo elevatissimo di prosecuzione dell’attività illecita".

Il sequestro giunge al termine di mirate indagini svolte dal Nucleo di polizia economicofinanziaria di Verona, all’esito delle quali le Fiamme Gialle hanno acquisito una serie di importanti elementi che hanno consentito di disvelare un articolato sistema di frode all’IVA per oltre 27 milioni di euro.

A nulla è servito il trasferimento formale, ad opera del legale rappresentante della sede della società in un’altra regione. Infatti, benché la sede fosse stata trasferita «ufficialmente» a Macerata, i finanzieri di Verona hanno dimostrato come tale spostamento sia stato, in realtà, solo un espediente per cercare di sottrarsi ai controlli, dal momento che l’impresa aveva continuato ad operare nel capoluogo scaligero, dove peraltro è stato operato il sequestro della contabilità e di documenti utili alle investigazioni.

Per questi motivi i finanzieri hanno denunciato alla competente Autorità Giudiziaria il legale rappresentante dell'azienda, nonché altre tre persone per "emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti".