Cronaca di Redazione , 20/01/2021 12:50

"Veneto sicuramente non andrà in zona rossa"

Cronaca

"Non so se venerdì il Veneto resterà arancione con il nuovo rapporto dell'Iss: ma i nostri dati sono buoni, credo che saremo gialli o arancioni, di sicuro non in zona rossa. Ma non si deve abbassare la guardia: abbiamo ancora tanti ricoverati in ospedale. Sono preoccupato se i cittadini abbassano la guardia: si devono assolutamente vietare gli assembramenti. La forma di aggregazione dentro le scuole rimane un problema: i ragazzi non hanno colpe ma devono avere la massima sicurezza, che ad ora non c'è". Così Luca Zaia, mercoledì mattina a Marghera.

Il Governatore del Veneto ha continuato: "Sulla scuola il Tar spero che guardi bene le valutazioni dei nostri tecnici. Non abbiamo chiuso le Superiori per una scelta politica ma scientifica, casualità noi in Veneto ora stiamo scendendo con i casi. Sui vaccini tutto prescinde dal contratto: ci hanno detto che il contratto lo ha fatto l'Unione Europea, io non l'ho visto. Anche in Germania e in Francia hanno tagliato i vaccini. Non vorrei che la questione sia legata a 5 dosi per flacone invece che 6. Io ribadisco che il taglio sia per tutti uguale: il Veneto non può avere la fornitura tagliata del 53% mentre altre Regioni 0. Al momento facciamo solo richiami con Pfizer. Spero Ema dia via libera presto ad Astrazeneca, che dovrebbe dare 8 milioni di dosi in tre mesi all'Italia".

Zaia ha concluso: "La battaglia è finita solo quando ci sarà l'ultimo paziente dimesso. Chiedo ai cittadini di essere responsabili: il problema sta nel comportamento dei singoli non nel come lavora la sanità pubblica: se ti contagi è perché non sei stato scrupolosamente attento".