Attualità di Redazione , 16/01/2021 17:05

Veneto, boom chiamate al Centro Antisuicidi

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Il Covid ha moltiplicato in questi mesi attacchi d'ansia e depressione. Lo conferma all'ANSA Emilia Laugelli, responsabile del Centro Antisuicidi voluto dalla Regione Veneto nel 2012 per fronteggiare i casi degli imprenditori che si toglievano la vita a causa della crisi economica. Un servizio subissato poi di telefonate del 2016 dalle persone truffate dalle banche.

Se dal 2012 il numero verde aveva registrato complessivamente 11.300 telefonate, da marzo alla fine di quest'anno le richieste di aiuto sono state 3.200. Oggi assistiamo ad una differenza sostanziale: nei primi mesi del lockdown i colloqui riguardavano tutte le fasce di età, soprattutto tra i 30-50 e i 50-70 - osserva la responsabile - e il tema era la paura, ora tutte le richieste riguardano la gestione della positività al virus e l'eventuale aggravarsi della situazione.

Il telefono squilla ormai 24 ore su 24, dieci gli operatori che si alternano alla cornetta: "una sola persona ha manifestato intenti suicidari - ricorda - per tutti gli altri l'aiuto psicologico riguarda la gestione degli attacchi di panico e dell'angoscia". "A telefonarci - sottolinea Laugelli - sono soprattutto uomini, incapaci di reagire con equilibrio a quanto sta accadendo".