Cronaca di Redazione , 13/01/2021 17:40

"Io apro" la protesta dei ristoratori

Cronaca

I ristoratori sul piede di rivolta. E anche a Verona hanno deciso di agire in prima persona. Sono 40 mila titolari dei locali di tutta Italia stanchi delle parole e della "vicinanza morale". Per procedere, per pagare affitti, fornitori, bollette, personale occorrono soldi veri. Per questo venerdì 15 gennaio si sono uniti sotto la sigla “Io Apro”. Fattivamente significa che fino alle 21:45 e cioè poco prima del coprifuoco terranno aperto. Rispettando ovviamente distanziamenti e norme anti-contagio ma con la ferrea volontà di lanciare un segnale. Una "disobbedienza" che hanno definito civile in tutto e per tutto.

Il 15 gennaio è stato scelto come simbolo perché il Governo emetterà un nuovo decreto che potrebbe essere ancor più restrittivo per le attività di ristorazione. Un colpo durissimo a cui molti non riusciranno a far fronte. Ma attenzione: che fare di fronte alle sanzioni previste in caso di violazione delle regole? Abbiamo intervistato alcuni ristoratori e proprietari di bar veronesi (GUARDA SERVIZIO TV).

La partecipazione all’iniziativa sarà ingente in Italia e di riflesso anche in Veneto. Una mobilitazione che non ha bandiere di partito per scelta.