Politica di Redazione , 11/01/2021 16:10

Donazzan, anche studenti Medi chiedono dimissioni

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Venerdì, durante la trasmissione radiofonica "La Zanzara", l'assessore all'istruzione Elena Donazzan ha cantato la canzone fascista "Faccetta nera": anche gli studenti Medi del Veneto ora hanno chiesto le dimissioni.

"Non pensavamo si sarebbe riusciti ad arrivare a tanto: un membro della giunta regionale, per giunta assessore all'istruzione, che inneggia al Fascismo in una trasmissione radio -interviene Tommaso Biancuzzi, coordinatore della Rete studenti Medi del Veneto - Proviamo profonda vergogna per le parole dell'assessora. Mentre le scuole sono nel caos, anche per colpa sua, ha addirittura tempo da sprecare per esaltare il ventennio fascista, squallido se pensiamo che abbia la delega all'istruzione in Veneto. L'istruzione dovrebbe sostenere i valori della nostra costituzione, democratica e antifascista, mentre qui siamo amministrati ormai da 10 anni da un'assessora che si rende ridicola e offende esaltando le gesta del proprio zio gerarca e apologizzando il fascismo in diretta radio. Noi non ci stiamo: chiediamo subito le dimissioni dell'assessora".

Continua Irene Pizzolotto, coordinatrice di Udu Venezia :"Siamo rimasti sconvolti dalla serenità con cui un rappresentante pubblico si permetta di manifestare ideologie fasciste. Questa è l'ultima goccia, abbiamo sopportato anche troppo in questi anni, dai continui tentativi di revisionismo nelle scuole superiori con fumetti di dubbia veridicità alla partecipazione a diverse iniziative insieme a Casapound. Il tutto mentre il Diritto allo Studio della nostra Regione è al collasso per causa sua. La giunta regionale tutta, a partire dal governatore Zaia, dovrebbe chiedere scusa e far dimettere seduta stante l'assessora Donazzan. Non ci siamo mai sentiti rappresentanti da chi preferisce investire in presepi e fumetti revisionisti piuttosto che in reali interventi sul diritto allo studio, e tanto meno da chi canticchia serenamente 'Faccetta nera'. Come studenti e studentesse chiediamo le dimissioni della Donazzan".