Economia di Redazione , 23/12/2020 9:15

Cattolica chiede a Banco Bpm 500 milioni di danni

Cattolica

Cattolica chiede a Banco Bpm 500 milioni di danni per l’esercizio dell’opzione all’acquisto del 65% detenuto dalla compagnia nella joint-venture bancassicurativa Vera Vita e Vera Assicurazioni e contesta il diritto di farlo in base al supposto cambio di controllo legato all’ingresso di Generali nel capitale. «È peraltro curioso che Voi definiate fin d’ora Assicurazioni Generali come "azionista di maggioranza", tenuto conto che Cattolica è società cooperativa» si legge in una lettera di diffida inviata da Cattolica a Banco Bpm.

«Peraltro, dobbiamo significarVi specificamente che ritenere Assicurazioni Generali socio di controllo di Cattolica in quanto questa si è già trasformata in spa. fa venir meno alla radice la Vostra pretesa di esercitare la call option contrattuale in quanto proprio il contratto tra noi intercorso dispone che la call non può essere esercitata ove vi sia una trasformazione di Cattolica appunto in spa». In sostanza, secondo la compagia assicurativa veronese, la trasformazione in Spa, che avverà ad aprile come previsto dopo l’ingresso di Generali col 24,4% di Cattolica, fa decadere la clausola del ’cambio di controllò alla quale Banco Bpm si è appellata per rilevare la quota delle società di bancassurance che non aveva ancora nelle sue mani. La Cattolica, nella sua lettera di diffida, calcola e chiede indirettamente alla banca guidata da Giuseppe Castagna un risarcimento di 452 milioni di euro cui si aggiungono altri circa 50 milioni di penali. «Ora pretendereste di liberarVi da ogni impegno nei nostri confronti e altresì di riacquistare la piena proprietà delle società in compartecipazione riconoscendo alla scrivente Società la somma complessiva di "soli" euro 335.770.000,00. In buona sostanza avete ricevuto due anni fa 755.450.501 euro, importo al quale deve altresì aggiungersi il versamento della scrivente Società ai fini dell’aumento di capitale in Vera Vita spa. per 32.500.000,00 Euro, e ora vorreste liberarVidi ogni impegno con la nostra Società riprendendoVi quanto allora dato, sulla base di un inesistente titolo di call option, locupletando una differenza di ben 452.180.501», è il calcolo della compagnia.