Cultura di Redazione , 18/12/2020 16:45

Dante 2021, Santamaria e Barra: viaggio a Verona

Barra e Santamaria

Claudio Santamaria e Francesca Barra, come Dante e la sua Beatrice. Tra le vie di Verona, sulle tracce lasciate dal Sommo Poeta, proprio nella città che ha ispirato il Paradiso. Nei giorni scorsi l’attore e la giornalista, coppia anche nella vita, erano tra le mura scaligere a girare il video ‘La Verona di Dante’, curato dal regista Fabrizio Arcuri. E oggi, in anteprima, raccontano questa esperienza. La ‘sorpresa’ nella scoperta del legame tra il Sommo Poeta e Verona, dove ha vissuto sette anni dopo l’esilio, grazie all’amicizia con Cangrande della Scala. Ma anche ricordi e gusti personali. Santamaria e l’Inferno come ‘il cattivo in un film’, Barra e il Paradiso che le è valso la maturità e un 30 e lode all’università.

Il documentario vero e proprio sarà trasmesso mercoledì 23 dicembre, alle ore 19, con una diretta sulla pagina Facebook dell’Altro Teatro e sui canali social di Fondazione Atlantide - Teatro Stabile di Verona, produttore esecutivo del progetto. Nei giorni successivi all'evento, il video sarà visibile sul canale Youtube del Comune, ufficio stampa. La messa in rete è slittata di qualche giorno, era prevista inizialmente per il 19 dicembre, per consentire post produzione, montaggio di tutto il materiale e l’inserimento delle musiche originali composte da Giulio Ragno Favero. Ne uscirà un inedito esperimento a metà tra il documentario e la fiction.

‘La Verona di Dante’ rientra nel progetto Dante a Verona 1321-2021, le celebrazioni per i 700 anni dalla morte del Sommo Poeta. Il programma degli eventi è realizzato dal Comune di Verona, assessorato alla Cultura, insieme a istituzioni, associazioni culturali e realtà teatrali veronesi. ‘La Verona di Dante’ attraverso immagini suggestive e le voci dei suoi interpreti guiderà il visitatore lungo un cammino immersivo e coinvolgente alla scoperta di antichi segni, attraverso nuovi sguardi sul presente. Restituirà, insieme a emozioni suscitate dai versi danteschi e dalle parole di un cronista-narratore d’eccezione come Francesca Barra, un ritratto poco conosciuto di una città dove il Sommo Poeta ha vissuto per un lungo periodo lasciando importanti tracce del suo passaggio.

Barra, come una novella Beatrice, accompagnerà gli spettatori all’interno di un racconto per immagini a partire da un testo originale composto appositamente per l’occasione dalla scrittrice veneziana Ginevra Lamberti, vincitrice del Premio Mondello 2020 con il romanzo Perché comincio dalla fine (Marsilio). Le musiche originali sono di Giulio Ragno Favero mentre la parte video è curata da Colofur Mind. Il compito di evocare l’universo dantesco sarà affidato alla voce inconfondibile di Claudio Santamaria, volto simbolo del nuovo cinema italiano, già vincitore nel 2016 del David di Donatello come miglior attore protagonista nel film Lo chiamavano Jeeg Robot. L’attore intervallerà il racconto declamando brani tratti dalla Divina Commedia e dalla ricca produzione dantesca.

“Siamo pronti ad aprire l’anno dantesco con un’anteprima speciale – spiega l’assessore alla Cultura Francesca Briani -. Un documentario che porterà i veronesi tra le vie della loro città, ma attraverso gli occhi di un attore, una giornalista e un regista, e le parole e i versi di Dante. Un regalo che abbiamo voluto fare a tutti i cittadini, un omaggio alla nostra storia e cultura. Tutti potranno goderne, basterà collegarsi online. In un momento in cui gli eventi dal vivo sono sospesi, abbiamo voluto reinventarci per non fermare l’arte, la cultura e la bellezza degli spettacoli”.

“Si tratta di un mediometraggio a metà tra il documentario e la fiction - precisa il regista Fabrizio Arcuri -. Abbiamo immaginato insieme a Ginevra Lamberti, che ne ha dapprima realizzato un breve racconto, la storia di una coppia, così com’è poi nella realtà, che decide di incontrarsi a Verona, perché è romantica dice lui, perché è avventurosa dice lei. Così la nostra Francesca lancia un gioco al suo consorte e si fa rincorrere scegliendo il percorso dantesco della città. Claudio si ritrova, suo malgrado, coinvolto in una sorta di caccia al tesoro. Avremo quindi le immagini di una Verona meno abituale che si susseguono e che compongono un itinerario alternativo e ulteriore che si dipana tra i luoghi medievali della città. Ci è sembrato un omaggio insolito e curioso a una delle tre città dantesche nell’anno dei festeggiamenti”.

Programma completo e aggiornamenti su www.danteaverona.it.