"I veronesi dovranno attendere fino a Pasqua 2026 per vedere il filobus in azione - lo ha detto Michele Bertucco in conferenza stampa - Sarà pronto nello stesso anno in cui il comune di Barcellona prevede di completare i lavori alla Sagrada Familia, dopo ben 143 anni di tentennamenti e dibattiti”.

Ha usato questo paragone dissacrante il consigliere di Sinistra e Verona in Comune che oggi in videoconferenza ha illustrato quello che è stato definito il “piano B” del Comune sul progetto destinato a rivoluzionare il trasporto pubblico di Verona ed ora stoppato, prima dal Covid e poi dalla decisione di Amt di revocare l’appalto all’associazione di imprese.

Il sindaco Sboarina e l’attuale presidente di AMT, Francesco Barini, hanno inviato al ministero dei Trasporti il 9 novembre la proposta di aggiornamento del progetto. Il rincaro da 142 a 177 milioni (quasi il 25% in più) si giustifica con l’introduzione dello sdoppiamento del percorso in via Pisano e viale Spolverini in Borgo Venezia e la ridefinizione del passaggio agli ex Tabacchi, in Fiera.

Inoltre la variante in via San Paolo fa cadere definitivamente l’ipotesi del sottopasso pedonale. Intanto i quartieri dovranno ancora sopportare i cantieri, abbandonati da mesi: la rimozione infatti, come ha spiegato Bertucco, avverrebbe soltanto per il 31 agosto 2021.