Cronaca di Redazione , 25/11/2020 11:00

Suore e frati guariti, mensa pronta a riaprire

Covento del Barana

Sono tutti guariti i frati e le suore del convento del Barana, in Borgo Venezia, colpiti dal Covid. In tutto 13 religiosi contagiati, alcuni di loro costretti anche al ricovero in ospedale. Ora i francescani sono stati dimessi e dopo la quarantena sono tutti negativizzati; così da domenica 29 novembre potranno tornare a celebrare la messa nella chiesa in via Colonnello Fincato, mentre la mensa per i poveri sarà riaperta dal 7 dicembre. Il giorno seguente l'8 dicembre, Festa dell'Immacolata Concezione, sarà inaugurato il presepio.

La pandemia dunque non ha fermato il tradizionale appuntamento per le Festività natalizie con l'allestimento del Presepio, che richiama visitatori anche da fuori Verona. Quest'anno naturalmente sarà possibile visitare la Natività osservando le restrizioni imposte dalle normative in vigore per l'emergenza sanitaria. 

Dal 2013 alla chiesa e convento dei frati del Barana, si è insediata la comunità religiosa, "Fraternità francescana di Betania» che continua l'attività liturgica e caritativa e ha voluto mantenere anche la storica tradizione del presepio del Barana, con un significato che va al di là della tradizione: è più di un simbolo, quasi una cultura.  

Qui la natività rivive da oltre cinquant'anni, una lunga storia riportata anche, nel 1980, dal Catholic Herald, un quotidiano inglese che dedicò una lunga pagina al fondatore di questa natività, frà Carmelo Brotto.

Una tradizione che prosegue con la stessa filosofia che sorregge ogni statuina, ogni dettaglio, proprio accanto alla mensa dei poveri, che ogni giorno serve un pasto a 120 persone bisognose e durante questo periodo di emergenza sanitaria le richieste di aiuto alle mense francescane in tutta Italia sono aumentate del 45%.

Al convento dei frati del Barana è stata attivata anche una raccolta di fondi, perché durante questa chiusura forzata (perfino con una visita dei ladri) sono venute meno le offerte dei fedeli, che permettono di continuare le attività caritatevoli.