Attualità di Redazione , 20/11/2020 15:40

Settimana solidale: In farmacia per i bimbi

Sboarina e Maellare in conferenza

In tutto il mondo oggi si celebra la Giornata internazionale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza. E, anche a Verona, prende il via la settimana di solidarietà ‘In Farmacia per i bambini’, organizzata da Fondazione Rava-NPH Italia in collaborazione con Comune di Verona, Federfarma e Ordine dei Farmacisti. Per sette giorni in tutte le 109 farmacie scaligere, sarà possibile acquistare prodotti per l’infanzia e donarli alle associazioni che assistono le famiglie in difficoltà. Volontari e farmacisti saranno a disposizione dei veronesi per consigliarli all’acquisto utile, in base alle possibilità di ciascuno. Bastano, infatti, pochi euro per comprare farmaci pediatrici da banco, prodotti baby care, alimenti per l’infanzia e partecipare così alla maratona solidale. Una ‘gara’ che l’anno scorso ha visto Verona sul podio, quale terza città per raccolta di prodotti, dietro alle grandi Milano e Torino. Tutti i prodotti raccolti andranno a ben 17 realtà di città e provincia, tra cui 8 Centri Aiuto Vita, Abeo, l’associazione Spazio Aperto, Il Castello dei Sorrisi onlus di Castel D’Azzano, A tutto tondo onlus di Grezzana, Istituto Don Calabria di Verona, la Società San Vincenzo De Paoli, Casa Famiglia Santa Chiara, Centro per la Famiglia “La Rete” di Cerea.

L’iniziativa è stata presentata questa mattina in video conferenza. Erano presenti il sindaco Federico Sboarina, l'assessore ai Servizi sociali Daniela Maellare, Maria Vittoria Rava con Emanuela Ambreck rispettivamente presidente e coordinatrice del progetto ‘In Farmacia per i bambini’ della Fondazione Francesca Rava – NPH Italia Onlus, Martina Colombari testimonial della raccolta, Elena Vecchioni presidente di Federfarma Verona, Gianmarco Padovani consigliere comunale e vicepresidente di Federfarma Verona e il vicepresidente dell’Ordine dei Farmacisti di Verona Matteo Zerbinato.

“L’invito è quello di partecipare numerosi – ha detto il sindaco -. Se l’anno scorso siamo stati la terza città d’Italia per raccolta di prodotti, quest’anno dobbiamo fare ancora di più. L’emergenza in atto e il lockdown hanno acuito le difficoltà delle famiglie, circa 3 mila nuclei a Verona hanno varcato quella che è la soglia di povertà, dovendo accedere ai buoni spesa per le necessità quotidiane. E sicuramente, ora, avranno bisogno di un aiuto in più per quel che riguarda i prodotti per i loro bambini, chi ha figli sa quanto incidono sul bilancio familiare. Le dimostrazioni di generosità e sensibilità dei veronesi sono sempre un grande orgoglio, sono certo che anche quest’anno la risposta sarà importante. L’appello è rivolto soprattutto a chi può farlo e ha risentito meno della crisi che stiamo vivendo e che, nonostante le possibilità economiche della nostra città, ha creato grande sofferenza. C’è bisogno oggi dell’aiuto di ciascuno di noi”.

“Questa raccolta a Verona ha sempre dato risultati significativi – ha aggiunto l’assessore Maellare -, dimostrando il grande cuore dei veronesi, al quale facciamo appello anche quest’anno. L’emergenza Covid ha visto le nostre farmacie impegnate in prima linea, affianco alle altre Istituzioni per dare una risposta concreta e immediata ai cittadini, un’alleanza fortissima che prosegue. Il tutto per intercettare i bisogni della nostra città e aiutare concretamente chi ha realmente è in difficoltà”.

“E’ un’occasione meravigliosa per dimostrare, nonostante la distanza interpersonale, le mascherine e le minori interazioni tra persone che non c’è un inaridimento dei rapporti, ma che i cuori sono uniti – ha affermato il consigliere Padovani -. Tutti potranno donare secondo le proprie tasche. Grazie ai consigli dei farmacisti, i veronesi saranno guidati all’acquisto oculato e utile. È già pronta una lista di prodotti che vanno da 2 a 50 euro, ognuno comprerà secondo le proprio possibilità”.

“Questa iniziativa dà ai farmacisti la possibilità di esprimere il lato sociale ed etico della professione – ha concluso Zerbinato -. La farmacia rappresenta un punto di riferimento e l’emergenza che stiamo vivendo lo ha testimoniato. Siamo una realtà diffusa in maniera capillare sul territorio, un interlocutore di riferimento che rende la nostra professione la normale declinazione per progetti di questo tipo. E la cittadinanza partecipa con grande generosità visto che i prodotti resteranno sul territorio e verranno distribuiti a realtà del veronese”.