Attualità di Redazione , 31/10/2020 18:00

Così la pandemia ripopola la Lessinia

Lessinia

Questa rivoluzione che dall’emergenza sanitaria si è diffusa in ogni ambito della nostra vita non risparmia il mercato immobiliare, che, dopo il primo lockdown e nel timore del secondo, vede mutare le esigenze anche dei veronesi (GUARDA SERVIZIO TV). E una prima conseguenza sotto gli occhi degli operatori del settore è che si sta tornando a vivere in montagna, in particolare in Lessinia.

Si cerca di comprare quest’anno, perché con i redditi del 2020 nel 21 sarà più difficile ottenere mutui dalle banche. Si compra adesso anche perché mai come ora le quattro mura hanno definito il perimetro della nostra esistenza: la casa non è più un pied-à-terre in cui dormire e pranzare di corsa, per alcuni mesi è stato e forse sarà di nuovo tutto il nostro universo. Si è capito bene che se scatta un secondo lockdown avere un giardino, un cortile, almeno un balcone, può essere di vitale importanza, e così, mentre si svuotano gli appartamenti più piccoli vicini al centro e agli uffici, si torna ad esempio a vivere in Lessinia.

Ai tempi del telelavoro la qualità della vita si misura in metri quadrati che separano la sala dalla camera e la camera dalla tv accesa del vicino; il distanziamento sociale ci allontana anche dall’ascensore, dal pianerottolo e dagli spazi comuni in cui si potrebbe incontrare chi prima era solo un’estraneo e oggi è un estraneo magari col Coronavirus.

Difficile sapere se queste tendenze saranno valide anche in futuro, per il momento questo è il quadro che si consolida nel timore di un seconda chiusura totale. Nella consapevolezza, tuttavia, che un lockdown in montagna in inverno non sarebbe come il lockdown in montagna in primavera.