Attualità di Redazione , 23/10/2020 17:15

"Vaccini anti-influenzali per tutti:non c'è fretta”

Vaccino

Comuni, farmacie e medici di medicina generale dell’Ulss9 fanno rete per la più importante campagna di vaccinazione antinfluenzale degli ultimi anni. Una nuova collaborazione per garantire un servizio rapido ed efficiente, dall’informazione alla cittadinanza alla somministrazione dei vaccini. Quest’anno sono 60 mila i veronesi residenti in città che hanno diritto al vaccino gratuito, ma l’obiettivo è di raggiungere il 35 per cento della popolazione totale. Una vaccinazione fondamentale per consentire, soprattutto nelle categorie a rischio e nelle fasce più deboli della popolazione, la diagnosi precoce del Covid in caso di febbre e malessere. Ecco perché è stata allargata la platea di chi ha diritto al vaccino gratuito. E nel contempo le Istituzioni hanno fatto sinergia per garantire un’organizzazione puntuale, in grado di supportare i 170 medici di base al lavoro nei 230 ambulatori cittadini. Per tutto il territorio provinciale sono destinate 80 mila dosi in più rispetto allo scorso anno, si parla infatti di 240 mila vaccini quando nel 2019 ne erano stati inviati 160 mila.

Nuova rete per la campagna antinfluenzale. Numeri importanti che hanno rinsaldato la collaborazione e il lavoro di squadra tra le Istituzioni, con l’ingresso per la prima volta delle farmacie quale presidio attivo sul territorio. Una rete che vede il Comune di Verona mettere a disposizione nuovi spazi per le vaccinazioni, sale ampie nei quartieri con parcheggio esterno che consentono di non affollare gli ambulatori. Così come faranno gli altri Comuni della provincia e l’Ulss 9 per il coordinamento del lavoro e la distribuzione dei vaccini. Un ruolo chiave è quello svolto dalle farmacie scaligere. Le 265 farmacie del territorio provinciale sono già pronte a dare ai veronesi tutte le indicazioni (luoghi, orari e modalità) sul servizio effettuato dai medici nella zona di riferimento per chi ha diritto alla vaccinazione e poi per distribuire le dosi al resto della popolazione. Un servizio capillare, dai quartieri ai paesi di provincia. E a fine novembre anche la popolazione attiva, ossia chi non ha diritto alla gratuità dai 6 ai 60 anni, in tutte le farmacie potrà aderire alla campagna antinfluenzale a pagamento e con ricetta medica. Infine, i medici di medicina generale, impegnati in prima linea, hanno già iniziato a vaccinare, su appuntamento, in diversi luoghi della città, anche nelle parrocchie. In particolare sono già partite la vaccinazioni, passando sempre prima dal medico di famiglia, nella parrocchia di Cristo Lavoratore in Borgo Roma, alle medicine di gruppo delle Golosine- Santa Lucia, all’ex distretto di via 4 Novembre, alla medicina di via Bramante allo Stadio.

Chi ha diritto al vaccino gratuito. Hanno diritto al vaccino gratuitamente, tutti gli over 60, mentre fino all’anno scorso era dai 65 anni in su. Così come le persone comprese nella categorie a rischio, ossia affette da alcune patologie come malattie croniche dell’apparato respiratorio e cardiocircolatorio, diabete patologie del metabolismo, renali ed epatiche, degli organi emopoietici ed emoglobinopatie, chi ha carente produzione di anticorpi o immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV, sindromi da malassorbimento intestinale, patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici. La vaccinazione è offerta gratuitamente anche alle donne che si trovano in gravidanza e nel periodo di “post-partum”; ai familiari e contatti di soggetti ad alto rischio; a medici e personale sanitario di assistenza; a soggetti addetti ai servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori; personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani; donatori di sangue. Novità importante, sempre da quest’anno, è l’offerta attiva e gratuita della vaccinazione antinfluenzale ai bambini dai 6 mesi ai 6 anni di età, che prevede un accordo di collaborazione dell’Ulss 9 con i pediatri.

Vaccinazioni negli spazi delle Circoscrizioni. Per consentire la somministrazione dei vaccini, il Comune ha messo a disposizione dell’Ulss 9, e quindi dei medici di base, alcuni spazi nei quartieri, facilmente raggiungibili anche dagli anziani. Questo per evitare il sovraffollamento degli ambulatori, dove si recano i pazienti con differenti patologie. Il calendario delle vaccinazioni è stabilito dai medici e verrà comunicato ai pazienti. Queste le sale che verranno utilizzate: in seconda Circoscrizione, la stanza del Centro Polifunzionale in via Quinzano; in terza Circoscrizione il salone del Centro in via Brunelleschi 12, in zona Stadio; in quinta Circoscrizione la sala consiliare in via Benedetti; in sesta Circoscrizione la sala studio del Centro Civico Tommasoli in via Perini 7, a Borgo Santa Croce; in settima Circoscrizione la sala in piazza Fondo Frugose, 3; l’ex sala consiliare in piazza Madonna di Campagna,1; il salone del Centro Anziani Protagonisti di San Michele in via Fedeli, 12; in ottava Circoscrizione la sala polifunzionale ‘Papa Giovanni Paolo II’ in piazza Penne Nere,2 a Montorio.

L’iniziativa, la prima nel suo genere, è stata presentata questa mattina in streaming dal sindaco Federico Sboarina, dalla presidente di Federfarma Verona Elena Vecchioni, dal segretario provinciale della Federazione dei medici di medicina generale Guglielmo Frapporti, dal presidente della Conferenza dei Sindaci dell’Ulss 9 Scaligera Flavio Pasini e, per l’Ulss 9, dal presidente Pietro Girardi e dal direttore del Dipartimento di prevenzione Giovanni Sandri.

“Anche questa nuova collaborazione si aggiunge alle altre già attive per facilitare la vita dei cittadini, garantendo un servizio tempestivo ed efficiente – ha detto Sboarina -. Un gioco di squadra che sta portando grandi risultati e che abbiamo costruito fin da inizio emergenza sanitaria. Una sinergia che ha permesso di attivare le postazioni per i tamponi rapidi senza troppi disguidi e code, come succede in altre città, e che ha corretto subito qualche disguido iniziale. Con la stessa logica ora verrà effettuata la più importante campagna antinfluenzale degli ultimi anni. I cittadini devono sapere che non c’è fretta, ci sono vaccini per tutti. In questo momento non serve correre dal medico di base, ma da qua a fine novembre prendere appuntamento per effettuare la vaccinazione. Ringrazio le farmacie che si sono messe a disposizione della comunità. Il vostro ruolo è fondamentale, dai quartieri ai paesi della provincia, perché erogate un servizio insostituibile e siete un punto diretto di comunicazione con il cittadino. Un tessuto connettivo che ora può fare la differenza, soprattutto nel dare le informazioni corrette a tutte le persone che non sanno a chi rivolgersi o hanno dei dubbi”.

“In attesa che arrivino anche le dosi dedicate alla fascia attiva della popolazione, abbiamo voluto essere in prima linea nell’incentivare la cultura della vaccinazione mettendo a disposizione la capillarità e la massima accessibilità della farmacia – ha spiega Vecchioni -. In questo momento di rinnovata emergenza la comunità ha bisogno di tutto quanto possa facilitare l’accesso ai servizi sanitari. In sintesi i medici forniranno, e molti lo hanno già fatto, a tutte le farmacie geograficamente afferenti ai loro ambulatori e ai sindaci dei vari Comuni, una comunicazione per l’utenza, univoca e precisa, nonché facilmente consultabile nella farmacia sotto casa. L’obiettivo è di evitare disagi e contemporaneamente razionalizzare le operazioni sul territorio, nell’interesse preminente della salute pubblica. le farmacie sono presidi sanitari diffusi e sempre aperti”.

“È l’inizio di un percorso nuovo assieme alle farmacie – ha detto Pasini -. Il Covid con tutte le difficoltà che ha creato, ha saputo però anche attivare un lavoro di squadra che porteremo avanti nel tempo perché si è dimostrato efficiente. L’interesse primario è il bene del cittadino, con il vaccino isoliamo un problema, ossia l’influenza invernale. È importante, quindi, che le persone, soprattutto quelle che ne hanno diritto perché over 60 o a rischio, si vaccinino. Stiamo mettendo a disposizione tutto quello che abbiamo, spazi e risorse, uno sforzo enorme a 360 gradi. Ora chiediamo ai cittadini di aderire a questa campagna, senza fretta ma andandosi a vaccinare”.

“Vaccinarsi adesso significa ridurre il rischio di confondere il Covid con l’influenza classica – ha chiarito Sandri -. E ai medici di base di poter avere qualche strumento in più per una diagnosi differenziale. La vaccinazione, tra l’altro, porta ad un aumento delle difese immunitarie, anche nei confronti del Coronavirus. Per questo è stata allargata la platea degli aventi diritto, dagli over 60 a chi è affetto da particolari patologie. Ma anche donatori di sangue, allevatori e bambini fino ai 6 anni, oltre ad alcune categorie di lavoratori. Tutti gli altri, da fine novembre, potranno aderire alla campagna in maniera volontaria, chiedendo al medico di base la ricetta e recandosi poi in farmacia dove potranno acquistare il vaccino”.

“Questa emergenza ci stimola a metterci insieme, a fare rete per risolvere problemi comuni, in perfetto stile Veneto – ha sottolineato Frapporti -. Una visione collaborativa di sanità pubblica che fa la differenza. A Verona, solo in città sono 60 mila le persone che dovrebbero vaccinarsi, un numero impegnativo al quale, come medici di medicina generale, cercheremo di far fronte. Vaccinare così tante persone comporta garantirne in primis la sicurezza e il distanziamento, ecco perché è stato necessario riorganizzarsi secondo nuove modalità. Non possiamo avere assembramenti negli ambulatori, stiamo effettuando anche i tamponi rapidi, Verona è infatti una delle poche città del Veneto in cui i medici erogano questo servizio. Le vaccinazioni sono partite già da 2 settimane, e si è già sottoposto a vaccino il 15 per cento della popolazione target, ma, lo ripeto, non c’è fretta. Meglio evitare di correre subito, c’è tempo fino a metà dicembre per essere coperti nel periodo del picco influenzale che di solito è tra gennaio e febbraio”.

“Quest’anno ci saranno migliaia di dosi in più rispetto all’anno scorso – ha concluso Girardi -, e quindi ci saranno vaccini a sufficienza per tutti. Un incremento importante di dosi per far fronte ad una richiesta ovviamente maggiore, anche per un allargamento della platea di aventi diritto. È un anno particolare che richiede uno sforzo enorme da parte di medici e pediatri, per questo si è creata una sinergia per supportarli al meglio. Una grande organizzazione messa in piedi, in pochissimo tempo, come un orologio svizzero. Le tempistiche sono in questo momento pienamente rispettate, abbiamo tutto il tempo per effettuare le vaccinazioni. Ringrazio i sindaci e i farmacisti per la collaborazione. Ci auguriamo che arrivino anche ulteriori dosi, rispetto a quelle programmate, per rispondere anche alla popolazione attiva. Per quanto riguarda il Covid, la situazione è monitorata costantemente. Questa mattina nel territorio veronese c’erano 127 casi in più rispetto a ieri, e rispetto agli oltre 800 registrati a livello regionale. Le positività stanno crescendo in modo importante ma i ricoveri sono ancora sotto controllo, una fase che non necessita quindi di ulteriori aperture negli ospedali”.