Cronaca di Redazione , 21/10/2020 15:10

Zaia: In Veneto non si parla di lockdown

Consiglio regionale

"In Veneto in questo momento il tema del lockdown, assolutamente non c'è, non lo prendiamo in considerazione". Lo ha detto il governatore del Veneto Luca Zaia, intervenendo in Consiglio regionale. "Oggi abbiamo 66 pazienti in terapia intensiva - ha aggiunto -. Guardiamo con attenzione a questa evoluzione. I modelli dicono che la curva è entrata nella fase di crescita. Il nostro ruolo è fare in modo che si impenni con gradualità e che si alzi il meno possibile".

"In Veneto la riapertura degli ospedali Covid center potrà avvenire solo se le terapie intensive dovessero superare la soglia dei 150 posti occupati, ovvero il 'livello 3' del nuovo piano di sanità pubblica varato ieri - ha detto Zaia - ci sono 66 malati in intensiva, (il livello è quello della fase 2), su una dotazione di 464 posti. La terza fase prevede i limiti di soglia 150-250, la quarta da 250 a 400, la quinta da 400 in su. Con 150 malati - ha spiegato Zaia - si passerebbe alla terza fase, "e da li' scatta la riapertura dei 10 ospedali Covid center, che immagino sarò graduale, non immediata. Forse si inizierà con qualche paziente e dopo si arriverà a regime".

Zaia ha parlato anche del bollettino odierno, che ha visto un boom di casi. "Abbiamo un bollettino con oltre mille positivi - ha spiegato - che invito a guardare con obiettività, perchè c'è stato un cambio di sistema informatico, e dalla provincia di Venezia abbiamo avuto circa 500 casi dal 15 di ottobre ad oggi 'scaraventati' nel sistema nella notte. Mediamente abbiamo 5-600 casi, forse oggi più di 700 persone positive".

Il governatore ha ricordato che in Veneto vengono eseguiti mediamente ormai 25-30.000 tamponi al giorno per il contact tracing, in parte molecolari, in parte rapidi. Vista comunque la curva della crescita dei contagi da domani, ha annunciato Zaia, verrà riaperta in pianta stabile l'Unità di crisi nella sede della Protezione Civile di Marghera.