Attualità di Redazione , 21/10/2020 12:10

Casa sequestrata diventa ostello sociale

Ostello sociale a Bussolengo

Da segno negativo – come era l’attività criminale organizzata nella villa requisita dalla magistratura e divenuta proprietà dal Comune di Bussolengo - a segno "superpositivo": la struttura Gabanel è stata data in gestione alla Hermete cooperativa perché le venga restituito valore e pubblica utilità, e, da inizio 2021, riaprirà come Bike Hostel sociale, e come centro educativo e di formazione per adolescenti e giovani.

Il primo a congratularsi pubblicamente è stato in occasione della conferenza stampa di presentazione del progetto, il sindaco di Bussolengo, Roberto Brizzi: “Grazie alla Hermete cooperativa, alla quale va il mio personale ringraziamento, e all’amministrazione comunale, siamo riusciti a realizzare sul nostro territorio una combinazione straordinaria che non potevamo lasciarci sfuggire, un esempio che spero diventi stimolo anche per altri territori”.

L’opportunità a cui si riferisce il primo cittadino è quella di potere ribaltare il destino di un luogo, sfidando il male e recuperando un bene comune, con un’iniziativa concreta per il futuro occupazionale e relazionale dei ragazzi.

Dunque, il presidente della Hermete cooperativa, Simone Perina, ha illustrato il progetto che restituirà alla collettività un contenitore aperto per incontri, manifestazioni, scambi con altri Paesi, una proposta di corsi di formazione e stage professionali, e innanzitutto un nuovo riferimento per la generazione cosiddetta NET, ragazzi spesso invisibili, che non vanno a scuola e non lavorano, in seria difficoltà nell’immaginare un proprio futuro professionale.

“Da 18 anni, la missione di Hermete cooperativa è sviluppare innovative progettualità educative sul territorio, e mettere a servizio di questa nuova sfida tutta la nostra competenza rispondendo a bisogni sempre concreti che ci arrivano dal territorio, in particolare dal mondo dei giovani di oggi nella costruzione del loro percorso di vita”.

Un percorso, mai come oggi, incerto. Il disagio tra adolescenti e giovani ha infatti superato la soglia d’allarme: dispersione scolastica, fragilità della società, della coppia e del nucleo famigliare, disoccupazione, sempre nuove dipendenze. E l’età che si abbassa, la depressione è adesso un male che colpisce sempre prima, già tra i 12 e i 16 anni. Il vero allarme però, anche nel territorio del distretto 4 dell’Ulss 9, è sull’aumento impressionante dei disturbi del comportamento con anche episodi di violenza tra le mura domestiche. Tanto che, ormai, non passa settimana che nei due reparti psichiatrici per adulti non venga ricoverato un minorenne. Il che significa, purtroppo, l’inizio di un percorso spesso irreversibile, con servizi.