Cultura di Redazione , 16/06/2019 10:21

La bimba prodigio russa al Filarmonico

Alexandra Dovgan (foto Oscar Tursunov)

Un concerto da non perdere, il debutto a Verona al Festival della Bellezza - oggi, domenica 16 giugno alle 18.30, Teatro Filarmonico - di un’artista prodigiosa. Alexandra Dovgan, nata a Mosca nel 2007, a neppure dodici anni vincitrice di vari concorsi nazionali e cinque competizioni internazionali ha una musicalità istintiva tale da renderla una grandiosa realtà del pianismo contemporaneo.

Grazia e naturalezza verso la tastiera, sua seconda pelle, fanno di lei una pianista di straordinaria completezza, tanto da indurre Grigory Sokolov ad affermare: «È un raro caso: la definizione di “bambino prodigio” non è adatto alla pianista undicenne Alexandra Dovgan, perché questo miracolo non ha nulla di infantile. Ascoltandola sentirete suonare un adulto, una personalità. Mi fa piacere notare la maestria della sua formidabile insegnante, Mira Marchenko, ma ci sono cose che non si possono insegnare. Il talento di Alexandra Dovgan è armonioso in modo raro, la sua maniera di suonare è autentica e concentrata. Prevedo un grande futuro per lei».

Come molti suoi coetanei Alexandra legge e predilige libri di avventure e fiabe, oltre ai pattini c’è nel suo mondo di bambina anche la danza classica ma l’epicentro di tutto il suo essere è la musica.

Frequenta la Scuola di Musica Centrale di Mosca e lo studio inizia alle nove con le discipline ordinarie, a seguire lezioni di musica fino alle nove di sera. A riguardo è interessante scoprire quanto lei stessa ha affermato in una recente intervista: “Anche quando non suono, non smetto di studiare. Posso osservare lo spartito, sentendo questa musica dentro di me, pensandoci. E se non smetto di pensare vuol dire che non smetto di studiare”.

Il suo sbalorditivo talento si esprimerà in un programma di grande fascino con opere di Scarlatti, Beethoven, Rachmaninov, Chopin e Debussy.