Attualità di Redazione , 15/06/2019 15:30

Addio a Zeffirelli, il 'Maestro' per l'Arena

Franco Zeffirelli (foto Ansa)

E' morto Franco Zeffirelli (GUARDA SERVIZIO TV). Il regista aveva 96 anni. Il grande maestro fiorentino ha avuto un lunghissimo legame con l'Arena. E' sua la firma al nuovo allestimento de La Traviata (guarda il VIDEO) di Giuseppe Verdi che il 21 giugno aprirà il 102° Festival lirico, oltre alla storica edizione di Carmen.

Ma Zeffirelli aveva già preparato con la Fondazione Arena il nuovo allestimento di Rigoletto che debutterà nel 2020 in Oman.

Franco Zeffirelli, all'anagrafe Gian Franco Corsi Zeffirelli, è morto stamani nella sua casa di Roma, sull'Appia Antica, assistito dai figli adottivi Pippo e Luciano, da un medico e dal parroco della chiesa di San Tarcisio che ha benedetto la salma. Circa una settimana fa, secondo quanto si apprende dalla famiglia, aveva ricevuto l'estrema unzione.

"Si è spento serenamente - riferiscono i familiari - dopo una lunga malattia, peggiorata negli ultimi mesi".

Il maestro Zeffirelli, dopo i funerali di cui stabilire ancora luogo e data, riposerà nel cimitero monumentale delle Porte Sante di Firenze, città dove era nato il 12 febbraio 1923. La camera ardente sarà allestita in Campidoglio a Roma.

Zeffirelli, nel corso della sua carriera, ha ricevuto due nomination all'Oscar (come regista per "Giulietta e Romeo" e come scenografo per "La Traviata"). E' l'unico italiano che poteva fregiarsi del titolo di Baronetto, nominato dalla regina per i suoi lavori shakespeariani.

"Un bravo ragazzo con la fortuna di avere molti talenti" e "solo idee geniali", così si era descritto qualche anno fa, il bambino dall'infanzia "complicata" a Firenze, sua città natale, il più internazionale dei registi italiani, ironico, polemico, passionale. Anche il grande tifoso della Fiorentina - "la porto sempre nel cuore anche se la seguo meno" - che, disse una volta, all'Oscar avrebbe preferito uno scudetto.

"Mi reputo fortunato - raccontava l'anno scorso -. Ho avuto molti momenti importanti nella mia carriera. Ho conosciuto e collaborato con i grandi nel mondo della musica classica, dell'opera, del teatro, del cinema. Regalandoci e regalando al nostro pubblico momenti memorabili". L'elenco è lungo: da Luchino Visconti, il suo di maestro - "mi ha insegnato e forgiato al mestiere" - a Maria Callas - "la diva per eccellenza, l'artista più straordinaria e più completa" -, "da Domingo a Pavarotti, dalla Taylor e Burton a Lawrence Olivier, Mel Gibson, Glenn Close, Judy Dench, Maggie Smith e cosi' via". E poi "i grandi direttori d'orchestra: Serafin, Von Karajan, Bernstein, Kleiber".