Attualità di Redazione , 09/06/2019 11:44

Addio a Giorgio Bertani l'editore di Dario Fo

Giorgio Bertani (1936-2019) – foto La Verità –

E’ morto Giorgio Bertani. Editore, militante politico, ambientalista, Bertani aveva 82 anni ed era malato da tempo.

Dal 2002 al 2007 era stato Consigliere comunale per i Verdi del sole che ride, poi consigliere nella 1ª Circoscrizione, ma il suo impegno politico era cominciato molto prima: nel 1962 (all’età di 25 anni), assieme a quattro coetanei organizzò il clamoroso rapimento del vice console spagnolo a Milano, Isu Elias (all’epoca la Spagna era sotto la dittatura di Franco).

Con uno stratagemma il diplomatico venne fatto prelevare da un’auto, che credeva fosse stata inviata dal Comune di Verona, per un falso invito dal vicesindaco democristiano.

Il vice console finì in una stamberga nel varesotto dove fu tenuto prigioniero per quattro giorni. Un’azione che spinse il governatore militare di Barcellona a commutare la condanna a morte per un attentatore antifranchista in 30 anni di carcere. La banda di Bertani aveva raggiunto il suo scopo.

In Questura lo stesso diplomatico raccontò di avere giocato a carte con i suoi giovani sequestratori e Giorgio Bertani venne condannato a 6 mesi, con sospensione della pena prece era incensurato.

Fu legato a amicizia con Giangiacomo Feltrinelli e nell’avventura da editore pubblicò a lungo le opere di Dario Fo che poi riabbracciò a Verona in occasione dell’inaugurazione del museo dedicato al premio Nobel e alla moglie Franca Rame.

Nel 1989 invece si incatenò al balcone della sua casa-ufficio, arrivando a tagliarsi le vene davanti ai poliziotti per impedire lo sfratto esecutivo. Ancor più clamoroso il gesto nel 1976, quando - pressato dai creditori - decise di farla finita sparandosi con la pistola al petto, ma il colpo venne deviato e l’editore si salvò.

Personaggio fuori dal coro, anticonformista, pronto a spendere parole positive anche per militanti politici con idee diametralmente opposte alle sue, un paio d’anni fa il giornalista veronese Stefano Lorenzetto gli dedicò un bel ritratto sul quotidiano “La Verità”. Curiosamente era nato lo stesso anno di Berlusconi.

Giorgio Bertani da anni era noto ai veronesi per il basco rosso, la sciarpa con i colori arcobaleno della pace e la bicicletta scassata con cui girava per la città, sempre accompagnato dalla caratteristica barba. Poi per motivi di salute si convertì al bastone. (Mariopoli)