Politica di Redazione , 05/06/2019 19:03

Vendita Unicoge, sindaco Lonigo va in Procura

Luca Restello, sindaco leghista di Lonigo
Clamorosa iniziativa del sindaco leghista di Lonigo, Luca Restello, che oggi ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Verona riguardo alla trattativa per la vendita di Uni.co.ge., la società che eroga gas ed energia elettrica nell’est veronese, partecipata dai Comuni di San Bonifacio (23,10%), Lonigo (18,86%), Soave (18,10%), Colognola ai Colli (12,07%), Cologna Veneta (10,74%) e Zimella (4,93%), oltre a Sinergas e Veneto Banca (assorbita da Banca Intesa), rispettivamente con una quota del 9,75% e del 2,44%.

Il primo cittadino del comune vicentino nell’esposto va all’attacco del collega di partito di Cologna Veneta, Manuel Scalzotto (ed ex presidente Uni.co.ge.), e ricostruisce la trattativa che avrebbe dovuto portare alla dismissione delle quota di Uni.co.ge. detenute dalle amministrazioni di Lonigo, Soave, Colognola e Zimella, pari al 53,96% del capitale sociale, per un controvalore della partecipazione stimato da un perito del Tribunale di Verona in 6.475.000 euro, a fronte di un valore economico della società valutato in 12 milioni di euro.

Il sindaco Restello poi pone in evidenza l’iniziativa dei Comuni di Verona, San Bonifacio e Cologna Veneta che nei rispettivi consigli hanno deliberato la costituzione della società Agsm Energia Est Veronese srl, inizialmente costituita solo da Agsm Verona Spa, cui i comuni sambonifacese e colognese avrebbero conferito le loro quote in Uni.Co.Ge. in seguiti ad aumento di capitale della new.co, loro riservato. Questa nuova società dovrebbe esercitare il diritto di prelazione sul maggior numero di quote di Uni.co.ge, messe in vendita.

Nell’esposto viene precisato che in seguito i Comuni di Soave e Colognola ai Colli hanno confermato di voler procedere alla vendita della loro quote societarie, ma nei nuovo termini previsti dalla Legge di Bilancio 2019. Pertanto, a fronte della previsione originaria di cessione della quota maggioritaria del 53,96% del capitale sociale, corrispondente alle quote possedute dai quattro Comuni cedenti, a seguito delle defezioni intervenute, la quota si è ridotta al 23,73%.

Il sindaco di Lonigo sottolinea che un’ulteriore consulenza ha messo in luce che la costituzione della new.co con relativo diritto di prelazione potrebbe rappresentare un fremo alla partecipazione di altri competitor che potrebbero giudicare inutile partecipare alla gara per Uni.Co.Ge., oltre alla possibilità che i Comuni di Soave e Colognola non proseguano nella volontà già deliberata di alienare lo proprie quote, portando con buona probabilità il prezzo offerto a livelli ridotti fino al 50% del valore.

Alla luce di queste considerazioni e che secondo Restello “al momento appaiono gravemente compromessi i presupposti e le condizioni di buon andamento e imparzialità dell’azione amministrativa propedeutici all’avvio di procedura di dismissione delle quote di Uni.Co.Ge.”, facendo leva sui “servizi di interesse generale” e ipotizzando “un turbamento dell’iter amministrativo”, che “il partner privato non ha avuto alcuna procedura ad evidenza pubblica”, il primo cittadino di Lonigo ha presentato l’esposto in Procura.

Un esposto nel quale il sindaco Restello ricorda anche le “lettere minatorie inviate ai componenti del Cda di Uni.co.ge. che hanno portato ad un procedimento penale contro ignoti disposto dal sostituto procuratore Elisabetta Labate” e chiede al Procuratore Barbaglio di verificare se sono state eseguite due diligence finanziarie negli enti coinvolti, di acquisire la documentazione aziendale concernente gli incarichi assegnati ai “superconsulenti” di Uni.co.ge. e di altri incarichi tecnici e professionali.