Cronaca di Redazione , 24/05/2019 12:11

Banda delle aziende, rubati 150 mila euro

Conferenza dei carabinieri

Spolpavano le aziende, non solo quelle ormai dismesse, rubando rame, cavi e materiale elettrico, ma anche ottone dagli uffici.

I Carabinieri della Compagnia di Peschiera stimano almeno in 150 mila euro il bottino della banda italo-rumena che è stata sgominata dopo un’indagine avviata a marzo dello scorso anno e durata sette mesi.

In carcere sono finiti due fratelli napoletani e un rumeno, per un altro è stato applicato il divieto di dimora: colpi a Sommacampagna, Bussolengo, Castagnaro, Oppeano, Nogara e San Pietro in Cariano, dove un’azienda è stata letteralmente cannibalizzata e messa in grave difficoltà dal furto dell’intero impianto elettrico. Colpi anche a Correggio, in provincia di Reggio Emilia, e nel frusinate, a Ferentino e Sant’Apollinare.

Uno dei due fratelli a capo della banda si era trasferito con la famiglia a Verona, ma a incastrare la banda sono state le intercettazioni telefoniche dell’altro fratello che raccontava le imprese alla moglie. I due napoletani sono stati raggiunti dall’ordinanza di custodia cautelare già in carcere - a Poggioreale e Vasto - dov’erano per altri indagini. Tutti sono accusati di furto aggravato in concorso.