Politica di Redazione , 20/05/2019 17:22

Comboniani contro Salvini Ci indigna profondamente

Salvini con il rosario in mano

"Ci indigna profondamente l'utilizzo strumentale del rosario, baciato sabato scorso in piazza Duomo a Milano dal ministro dell'interno, chiedendo voti alla Madonna. Rosario che è segno della tenerezza di Dio, macchiato dal sangue dei migranti che ancora muoiono nel Mediterraneo: 60 la settimana scorsa, nel silenzio dell'indifferenza dei caìni del mondo". Lo scrivono, in una nota, i Missionari Comboniani d'Italia, riferendosi ai comizi di Matteo Salvini.

"Ci rivolta dentro - prosegue la nota della congregazione missionaria - il richiamo ai papi del passato per farne strumento della strategia fascista dell'esclusione degli ultimi. Di chi bussa alle nostre porte chiedendo di aprire i porti, come la nave Sea Watch di queste ore. Ci ripugna il richiamo alla vittoria elettorale in nome della madre di Gesù di Nazareth che cammina con gli 'scarti' del mondo per innalzare gli umili. Sempre dalla parte dei perdenti della globalizzazione dei profitti. Ci aggredisce l'arroganza d'invitare la gente a reagire durante le celebrazioni in chiesa di fronte ai preti che predicano 'porti aperti', dettando legge in nome dei vescovi".

Per i Comboniani "ci dà coraggio e ci fa resistere, contro questa onda di disprezzo e disumanità, condividere il sogno di Dio: ridestare la speranza tra la gente che un mondo radicalmente altro, interculturale, aperto, inclusivo e solidale è urgente e dipende da ognuno di noi. Da chi non tace e, con la determinazione della nonviolenza del Vangelo, grida con la sua vita che non ci sta con il razzismo dilagante di chi vuole stravolgere l'immagine vera del Dio della vita".